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Trento, 2 giugno 2008 Walter Micheli, nel corso di una vita costantemente orientata dall’interesse pubblico e volta all’affermazione di un socialismo umanitario e non ideologico, ha rappresentato emblematicamente una importante svolta nella politica della Provincia autonoma di Trento, a seguito della tragedia di Stava in val di Fiemme, nel 1985, quando 268 persone pagarono con la vita la esosità aziendale e l’incuria urbanistica. Quella svolta infatti lo portò alla vicepresidenza della Giunta provinciale, ma soprattutto alla responsabilità della gestione del territorio e dell’ambiente. La sua azione influì in modo significativo sulla sicurezza civile, sulla tutela del paesaggio e sulla operatività dei parchi naturali Adamello-Brenta e Paneveggio-Pale di san Martino, e del parco nazionale dello Stelvio – dando di conseguenza concretezza e credibilità all’ambientalismo. Su un piano più personale egli ha mostrato un impegno costante di studio e di approfondimento storico dell’esperienza socialista nel Trentino, e la messa a fuoco di personaggi di rilievo nella storia di questa provincia, tra cui Cesare ed Ernesta Battisti, Bice Rizzi e con speciale attenzione Livia Battisti. Sandro Boato |
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